venerdì 29 luglio 2011

MEMORIA E CREATIVITA'


Penso di dare un iniziale contributo a questo dibattito a proposito dei "NUOVI MODELLI COGNITIVI, accennando, brevemente al problema delle relazioni tra CREATIVITÀ e MEMORIA in quanto tali relazioni agiscono sulla evoluzione del sistema di apprendimento e quindi pongono una riflessione importante per la scuola che si avvia ad aprirsi al mondo della "telematica interattiva" estesa al World Wide Web.
Sappiamo che nella dimensione temporale possiamo suddividere due tipologie mnemoniche:
a) memoria a breve termine
b) memoria a lungo termine.
Con le tecniche di esplorazione di Risonanza Magnetica dei flussi sanguigni attivi nelle zone cerebrali che vengono messe in azione dai precedenti processi mnemonici, si osserva che il passaggio dalla memoria a breve a quella a lungo termine implica una operosità della sezione del sistema limbico del cervello detta "ippocampo".
Le innervazioni del sistema limbico fanno sì che il passaggio della memoria da breve e lungo termine viene facilitato dalle sensazioni emozionali proprio in quanto il sistema limbico è connaturato alla loro codificazione.
Questo è quanto sappiamo dalla ricerca scientifica contemporanea, ma la significazione comportamentale di quanto sopra era già nota nei tempi antichi.
Parlando di retorica e mnemotenica un ignoto antico scritto databile attorno al 85 a.C. riportava queste osservazioni: "Ricordare le cose banali e consuete diviene sempre più difficile con l’età perché la mente non riceve alcun stimolo nuovo ed inconsueto. Invece ricordiamo facilmente gli avvenimenti della nostra infanzia fin anche in tarda età."
Certamente oltre al meccanismo di integrazione tra l’ informazione acquisita dai sensi e le sensazioni quali curiosità ed emozioni, il passaggio tra memoria a breve e memoria a lungo termine può essere provocato da tecniche ripetitive di condizionamento cerebrale.
Il motto romano "Repetita Juvant" la dice lunga sulla tecnica di memorizzazione, ben sfruttata oggi giorno dai sistemi di reclamizzazione dei prodotti tramite i mass media, che propinano "slogans" ripetuti in modo pressante in continuazione.
Se quindi vogliamo capire che il condizionamento cerebrale agisce come un fattore di limitazione della creatività acuendo processi mnemonici a lungo termine in modo pilotato dai mass media "NON INTERATTIVI" e dalla TV sia per mezzo delle ripetitività della immagini che tramite il ricorso ad accentuare ad hoc le sensazioni emotive che fissano la memorizzazione delle immagini e dei suoni, allora questo accenno sulle Modalità della MEMORIA in relazione alla CREATIVITÀ, apre indubbiamente un ampio dibattito sulla gestione sociale della informazione, così come sulla dimensione innovativa di una educazione creativa in rete telematica, così come abbiamo argomentato e discusso al Seminario EGO-CreaNET//OASI di Troina (28-30 Ottobre 1998) ed a MULTICOM (3-5 /DIC 98) dell’IRRSAE -UMBRIA ed anche in rete nelle liste di discussione (ego-crea@citinv.it) o nelle aree di discussione (http://www.edscuola.com/), con il fine di definire progetti innovativi della educazione che stimolino la creatività dei nostri studenti.
In sintesi possiamo dire che la nuova apertura di un dialogo in rete telematica nel World Wide Web, a cui si accingono ad interagire le scuole di tutto il mondo, favorirà un differente rapporto tra lo sviluppo dei processi di memorizzarione e la creatività dei nostri giovani studenti.
Infatti con la utilizzazione di INTERNET da un lato verrà diminuita la fissazione mnemonica di tipo emozionale che viene impressa da l'impiego elaborato delle immagini in TV ed anche dalla ripetitività delle modalità di studio di tipo tradizionale ; quanto sopra porterà con se condizioni di "oblio" della memoria a lungo termine, ma d’altro canto imprimerà una liberazione delle potenzialità creative della "immaginazione" del cervello umano.
Certamente lo spostamento in favore dello sviluppo creativo, del fulcro dell’apprendimento, in conseguenza al diverso rapporto che si instaura in rete telematica tra attività mnemonica e azione creativa dell’immaginario, non farà immediato seguito ad automatismi provocati da una diversa relazione della interazione "uomo-computer", ma sarà principalmente conseguente alla capacità sociale di realizzare progetti e programmi innovativi nella scuola, che sappiano utilizzare coscientemente delle nuove potenzialità interattive delle moderne tecnologie della informazione.

Bibliografia
  • L’Arte della Memoria - Einaudi - 1977
  • La Fabbrica della Memoria - Garzanti 1994

(Contributo di Paolo Manzelli)

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